Intelligenza artificiale e ospitalità: da tendenza a strumento strategico
Ottobre ci ha portati nel cuore delle principali fiere dell’hospitality – TTG Rimini, ITHIC, Best Luxury Hotel Awards e luxury hospitality conference – dove un tema ha attraversato ogni incontro: l’intelligenza artificiale.
Dai processi commerciali alla comunicazione, l’intelligenza artificiale nell’hospitality sta provando a ridisegnare il modo in cui gli hotel si raccontano, vendono e gestiscono l’esperienza dell’ospite.
In un contesto in continua evoluzione, la vera sfida non è “seguire la tecnologia”, ma capire come usarla bene.
Per noi di ExWorksMilan, significa metterla al servizio delle persone, per rendere le decisioni più orientate ai dati, più strategiche e, soprattutto, per preservare l’autenticità della relazione umana che da sempre definisce il concetto di ospitalità.
La tecnologia come alleata
L’intelligenza artificiale può diventare una risorsa preziosa per i team: aiuta ad analizzare i dati, prevedere i trend, ottimizzare le strategie commerciali e personalizzare la comunicazione.
Ma da sola non basta. Serve un pensiero strategico che unisca logica e creatività, metodo e intuito è quindi fondamentale conoscere l’organizzazione di un hotel da dentro e noi abbiamo questa expertise.
È in questo equilibrio che lavoriamo ogni giorno con i nostri clienti: affiancandoli nel comprendere e applicare l’innovazione, senza snaturare la loro identità e il loro modo di accogliere.
L’approccio ExWorksMilan
Ogni progetto parte da una domanda chiave:
Come può l’intelligenza artificiale aiutarti a migliorare le performance, senza perdere la tua autenticità? Il nostro lavoro è costruire insieme quella risposta, con un approccio concreto, su misura e orientato ai risultati, dove la tecnologia non sostituisce le persone: le valorizza e l’intelligenza artificiale velocizza i processi. Perché un hotel non diventa innovativo solo adottando nuovi strumenti, ma imparando a usarli per esprimere al meglio la propria identità.
